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Differenze tra alluminio, ferro e acciaio

Sono certamente tutti e tre dei metalli, ma alluminio, ferro e acciaio hanno proprietà e caratteristiche ben differenti tra loro, così come variano sensibilmente anche i loro processi di lavorazione. 

Se vuoi scoprire quali sono le differenze tra questi tre metalli: alluminio, ferro e acciaio, allora continua a leggere questo articolo, perchè tra poco lo vedremo insieme. 

Facendo un piccolo passo indietro, è utile ricordare che le caratteristiche dei metalli sono tali grazie all’organizzazione dei loro atomi. Pertanto, avere a che fare con tre tipi di metalli così diversi, anche a partire dalla loro composizione, porta ad affermare che è sicuramente un errore confondere ferro, acciaio e alluminio e ritenerli uguali tra loro. 

Ma indaghiamoli uno alla volta e scopriamo in cosa si differenziano nella pratica.

Ferro 

alluminio ferro e acciaio
Composizione grafica concettuale tra diverse superifici in ferro.

Il ferro è fin dall’antichità il metallo più utilizzato, secondo Treccani rappresenta oltre il 90% della produzione mondiale di metalli. Questo anche per la sua ampia presenza in natura. Esso è infatti anche il metallo più abbondante sulla terra. Il ferro costituisce addirittura il 34% della masso del nostro pianeta (il 5% direttamente nella crosta terrestre). 

Così come l’alluminio e ovviamente l’acciaio, anche il ferro non si trova in natura come metallo puro. Esso viene infatti estratto dai suoi minerali, sotto forma di composto in cui è presente allo stato ossidato. 

Alluminio

alluminio
Esempio di facciata in alluminio – Foto di Yender Fonseca via Unsplash.

L’alluminio non si trova come metallo puro, bensì sotto forma di composti che ne fanno, dopo l’ossigeno e il silicio, uno degli elementi più diffusi in natura. Sempre secondo Treccani. Oggi l’alluminio è quasi per la totalità prodotto a partire dalla Bauxite, minerale che deve il suo nome al luogo nel quale venne scoperto – ovvero Les Baux, in Francia. Si tratta di un materiale leggero, duttile e resistente. Per questo è ampiamente utilizzato per molteplici scopi in edilizia e non solo. 

Inoltre, grazie alla sua diffusione in natura, è una risorsa potenzialmente infinita. La terra ne è ricca e i consumi sono ampiamente inferiori rispetto ai nuovi giacimenti che vengono scoperti di anno in anno. Perdipiù, l’alluminio è anche un ottimo materiale che si presta benissimo al riciclo. Può essere infatti riutilizzato al 100% nella maggior parte dei casi. 

L’unico problema, ed è un problema ambientale, è che i costi della sua estrazione e lavorazione sono estremamente elevati in termini di produzione di anidride carbonica nell’atmosfera. 

Acciaio

alluminio ferro e acciaio
Composizione grafica concettuale tra diverse superifici in acciaio.

L’acciaio, a differenza del ferro e dell’alluminio, che attraverso i loro composti si trovano direttamente in natura, nasce invece da una lega ferrosa prodotta allo stato fuso composta da ferro a cui si aggiunge una minima parte (non più del 1,7% – 2%) di carbonio. Se si supera tale percentuale di carbonio, allora si ottiene la ghisa. 

Si distingue, fin dalle sue origini, per essere un metallo duro e resistente. Da qui ne deriva il suo utilizzo estensivo per tutti quegli oggetti che devono essere durevoli e che vengono utilizzati di frequente. Come le posate in acciaio inox per esempio. 

Noi di Valente speriamo che questo articolo sulle differenze tra acciaio, ferro e alluminio possa averti sciolto tutti gli eventuali dubbi. Se per caso hai altri dubbi sul mondo della lavorazione dei metalli o sulla loro applicazioni nel design e nell’architettura non esitare a contattarci!