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“Il metallo al servizio del Design”, l’intervista a Vincenzo Valente

Con estremo piacere condividiamo parte di questa intervista che gli amici del magazine Objects. hanno recentemente pubblicato. Una testimonianza autentica e piacevole del nostro titolare Vincenzo Valente – nella foto di copertina nelle sue due anime, una produttiva e una manageriale – che si lascia andare rivelando storia, emozioni e altri aneddoti sull’azienda Valente Contract

Una lunga intervista che racconta di noi e della nostra passione per la lavorazione del metallo. 

Buona lettura!

Vincenzo e Luciano Valente
Vincenzo (a sinistra) e Luciano Valente

Come e quando nasce Valente Contract?

Tutto è iniziato dall’apprendistato fatto da giovanissimi – poi la vita, la passione e la voglia di metterci in proprio insieme ai miei fratelli ha fatto tutto il resto. La prima grande svolta avvenne negli anni novanta, quando ci trasferimmo in un nuovo capannone e poi in un altro ancora. All’epoca ci sembravano immensi, ma poi negli anni arrivarono sempre più lavori e al contempo cresceva anche la loro complessità. Così siamo cresciuti andando di pari passo a fornire prodotti sempre più completi e sempre più su misura. Concentrandoci non più sui numeri, ma ragionando sul singolo pezzo e sulla richiesta specifica di architetti e designer che di volta in volta si affidavano a noi. 

Un processo di crescita continua che ha visto affinare negli anni tecniche e capacità produttive quindi…

Si esattamente! Siamo diventati “artigiani di qualità” se vogliamo metterla così, ci siamo spostati sempre di più sul pezzo fatto su misura. Negli anni sempre più architetti sono venuti a trovarci chiedendoci di realizzare prototipi, prodotti o altri elementi. Abbiamo cominciato a realizzare lavori sempre più precisi. In questo ci ha aiutato moltissimo la nostra scuola di incastri, fresature e tutte quelle lavorazioni che non è semplice trovare in un classico fabbro.

Lavorate solo su commissione o avete anche una vostra produzione?

In passato ci sono state delle nostre produzioni, soprattutto nei letti, ma per la maggior parte abbiamo lavorato sempre per conto terzi. Talvolta anche in questi casi con delle vere e proprie produzioni. Ultimamente però la tendenza del mercato e della nostra realtà è quella di orientarsi maggiormente sul design su misura commissionato direttamente dai progettisti. 

Hai notato una maggiore attenzione alla sostenibilità da parte degli architetti o dei committenti in generale?

Credo proprio di sì, parlando di finiture nell’ultimo periodo sto notando un po’ di “diffidenza” per così dire verso le galvaniche – rispetto alle verniciature. Questo perchè dal punto di vista ambientale rischiano di essere più impattanti. Non credo che sia sempre vero perchè ormai tutte le aziende sono iper controllate; tuttavia la verniciatura sta prendendo sempre di più il sopravvento proprio perchè sembra che riesca a rispondere meglio alle esigenze di sostenibilità.  

A prescindere da questa tendenza in atto o meno, noi da sempre collaboriamo solo con aziende certificate che rispettano l’ambiente e il personale. Per noi questo è un aspetto imprescindibile.  

Hai dei metalli o delle superfici che preferisci o che proponi spesso ai tuoi clienti?

In quanto a colori è veramente difficile proporre a due clienti la stessa materia. Soprattutto se provengono da culture diverse o hanno storie progettuali differenti. Ogni cliente ha le sue esigenze e preferenze, bisogna capirli, assecondarli e qualche volta indirizzarli certo. Fortunatamente non abbiamo mai problemi ad adeguarci alle richieste perchè facciamo tutto! (ride) 

Cosa significa il vostro motto “Cultura del Metallo”?

Cultura è una bellissima parola. Ci piace pensare che la nostra azienda si è distinta nel corso degli anni mettendo insieme tutte quelle nozioni e capacità che si possono acquisire solo attraverso la pratica, la sperimentazione e l’esperienza. Tutto questo forma un certo modo di pensare e di agire che tende sempre di più al ben fatto – al bello. Questa può essere definita “cultura”. Nel nostro caso tuttavia non è solo il saper fare; è anche il saper elaborare tale conoscenza per poter poi rispondere al meglio alle situazioni e alle circostanze a cui andiamo incontro di volta in volta. 

Nel vostro lavoro servono artigiani esperti, quando impiegate a formare le nuove figure nel vostro team?

Questo è un tasto veramente dolente perché ultimamente non ce ne sono più di artigiani come potrei essere io – che ho impiegato cinquant’anni per imparare. Non è una presunzione la mia, è che queste cose sono veramente difficili e ci vogliono anni per farle proprie. Non è una cosa che uno arriva e in un giorno ha imparato tutto.

S’impara “soltanto con il tempo e rubando con gli occhi” si dice in questi casi. Osservando gli anziani, gli esperti. 

Nel vostro about leggo “La versatilità e la capacità di prototipazione sono tra i nostri principali punti di forza“, quanto sono importanti questi aspetti?

La “Sala dei Campioni” di Valente Contract

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