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Ottone brunito e ottone lucido per il design

ottone brunito

Tra i diversi materiali per l’interior design e le finiture metalliche, l’ottone è probabilmente il metallo storicamente più iconico ed utilizzato nell’arredamento. Sia come finitura superficiale, sia come elemento singolo. 

Parte della sua “fortuna” è sicuramente dovuta al fatto che è un metallo abbastanza resistente alla corrosione – grazie agli ossidi che forma e che poi lo preservarno e lo caratterizzano a livello cromatico. 
Ricordiamo che l’ottone è una lega costituita prevalentemente da rame e zinco, il quale può essere lavorato superficialmente per restituire numerose e accattivanti variabili che spaziano dal brunito, al lucido, al satinato, al patinato o allo stracciato.

Un angolo della ditta a Cantù della Valente Contract.

Le sue caratteristiche lo rendono quindi un materiale versatile e adatto ad ogni tipo di personalizzazione. Un materiale che, come altri metalli, può essere facilmente saldato, ed essere quindi coniugato per rispondere ad ogni esigenza di progetto che lo riguarda. 

Le sue caratteristiche, soprattutto quando viene lavorato superficialmente, sono pressoché uniche. Uniche nel senso che l’artigianalità dei processi e le condizioni al contorno, fanno sì che le superfici dell’ottone siano di volta in volta diverse le une dalle altre. Ciascuna con le proprie variazioni cromatiche. Queste differenze non sono affatto dei difetti, ma anzi sono proprio le peculiarità di questo tipo di materiale.

In questo post andremo a parlare principalmente di due tipi di lavorazione dell’ottone: l’ottone brunito, detto anche bronzato, e l’ottone lucido. 

Ma visto che abbiamo citato l’effetto bronzato, che deriva da un altro metallo che è il bronzo, vediamo prima quali sono le differenze tra questo e l’ottone. 

Che differenza c’è tra bronzo e ottone? Essenzialmente si tratta di due leghe diverse. Il bronzo è formato da rame e stagno, mentre l’ottone è formato da rame e zinco. A livello cromatico il bronzo ha un colore sensibilmente più scuro dell’ottone – e mentre il primo è stato ampiamente utilizzato nel corso della storia, il secondo è invece quello più sfruttato ai giorni nostri.

L’ottone brunito o bronzato

ottone bronzato
Una composizione di alcune finiture di ottone bronzato presenti nel catalogo di Valente Contract

Tra i principali e più apprezzati trattamenti dell’ottone per l’architettura e il design c’è sicuramente l’ottone brunito o bronzato. 

La brunitura (talvolta detta anche bronzatura o metallocromia[1]) è la colorazione superficiale di un metallo praticata con vari metodi ed avente lo scopo di fornire una protezione contro l’ossidazione oltre che di migliorarne l’aspetto.

Wikipedia 

L’ottone brunito o bronzato è quindi creato utilizzando un processo di invecchiamento della superficie del metallo. Ovvero un’ossidazione volutamente eseguita la quale prevede una reazione chimica superficiale in grado di conferirne l’aspetto finale dopo pochi minuti di trattamento. 

Si tratta di un processo che può essere gestito in modo da rendere il colore finale più o meno intenso, a seconda della richiesta del cliente. 

Una volta raggiunta la colorazione e l’effetto superficiale desidarato viene poi applicato un protettivo trasparente, è necessario fare questo ulteriore passaggio poiché la brunitura non non sigilla perfettamente il materiale – che difatti rimane una “superficie viva”, come si suol dire in questi casi. 

Un ulteriore effetto che può essere applicato all’ottone brunito, così come ad altri metalli, è l’’effetto spazzolato. Tale lavorazione, ottenuta tramite vari processi di satinatura mono o bidirezionali, produce sul metallo una finitura materica quasi pettinata.

Ottone Lucido

Ottone lucido
Ottone lucido. Immagine dal catalogo di Valente Contract

L’ottone lucido è invece frutto di una lavorazione artigianale che lucida meccanicamente – mediante l’uso di carte abrasive a diversa grana, spugne abrasive, e paste lucidanti –  la superficie del metallo. Al fine di confirne un’elevata lucentezza. 

In questo caso la qualità della superficie è sempre curata nel minimo dettaglio. Il nostro team di artigiani del metallo per esempio, effettua numerosi controlli per garantire un effetto finale in linea con standard qualitativi prefissati. Anche in questo caso la finitura viene successivamente  protetta con un opportuno trasparente. 

La manutenzione e la pulizia dell’ottone

Sebbene queste finiture sono da intendersi sia per applicazioni indoor che outdoor. Nel caso che l’ottone brunito o lucido vengano applicati esternamente, alla lunga potrebbero verificarsi causali variazioni cromatiche dovute agli agenti atmosferici. Soprattutto se eventuali residui di acqua o altri liquidi vengono spesso lasciati ad asciugare. 

Per la pulizia dell’ottone brunito o dell’ottone lucido, così come pertutti gli altri tipi di ottone, si consiglia di utilizzare semplicemente un panno morbido antigraffio leggermente inumido e poi asciugare successivamente con un panno asciutto. In generale non è mai opportuno utilizzare detergenti aggressivi, acetone, solventi o alcool.


Se sei alla ricerca di altri metalli o lavorazioni del metallo non esitare a contattarci o a visitare la nostra pagina dedicata alle superfici metalliche e alle diverse lavorazioni artigianali che realizziamo internamente.